Status: realizzato
Tipologia: edificio residenziale
Data: 2008 – 2010
Cliente: privato
Il fabbricato residenziale, realizzato in Alta Val di Susa nel territorio del Comune di Sauze d’Oulx, si trova ad una altezza di circa m 1600 s.l.m. In particolare è ubicato lungo le vie che portano in quota alle borgate di Clotes e di Richardette. Prosegue poi fino alle strade bianche del crinale fra la Alta Val di Susa e la Val Chisone.
Un luogo storico, che si incontra su questo percorso a metri 2567, è la Testa dell’Assietta, dove nel 1747 le truppe francesi guerreggiarono vittoriosamente per la città di Torino, contro quelle austro-piemontesi.
Dal punto di vista architettonico e storico, nelle vicinanze sono da segnalare:
– la chiesa parrocchiale di San Giovanni del secolo XVI°, in stile romanico-gotico con il campanile tipico del Delfinato, territorio di cui faceva parte Sauze d’Oulx fino al Trattato di Utrecht (1713),
– la colonia elioterapica Fiat (1935) dell’architetto Bonadè Bottino, con la peculiare forma a torre (da confrontare con quella simile di Marina di Massa e quelle alberghiere del Sestriere),
– la stazione di arrivo della slittovia del Lago Nero, inaugurata nel 1947 a metri 2.286 s.l.m., opera dell’architetto Carlo Mollino
– il sito delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, consistente in movimenti terra per la pista del “Free Style”, situato nella zona fra la frazione Jouvenceaux ed il capoluogo.
La zona è infatti al limite dell’ area di espansione del centro abitato del Comune di Sauze d’Oulx, a circa 300 mt dalla pista di Clotes e 700 mt dal Centro Storico. Vi è da notare come il contesto urbano nelle vicinanze non sia così fortemente caratterizzato, essendo infatti proprio al confine della zona di espansione ed avendo tipologie tipiche degli anni ‘60/ 80’ prive di valenze architettoniche.
A valle e a monte nella frazione Richardette si sgranano le zone di espansione con le architetture sparse e spesso stonate della espansione “moderna”.
Nel progetto della Baita Chauda abbiamo realizzato un volume compatto, per contenere tutta la cubatura disponibile. Nello specifico abbiamo utilizzato la copertura a doppia falda, con volumi ed aggetti articolati che richiamano le tipologie tipiche montane. Grazie alla compattezza del volume inoltre abbiamo garantito un ottimo livello di isolamento dell’involucro. Inoltre l’ottimizzazione dell’esposizione al sole e l’integrazione di moduli solari sulla copertura rendono l’intervento energeticamente efficiente.
Abbiamo perseguito l’obiettivo di trovare un’armonia tra la nuova edificazione ed i caratteri storici e morfologici locali. A questo proposito, per l’involucro, sono stati utilizzati i materiali tradizionali dell’architettura montana. In particolare ricordiamo che parte delle facciate sono rivestite in pietra locale a spacco ed a vista, mentre altre parti dei prospetti sono in intonaco rustico a calce pigmentato ocra o grigio chiaro. Infine il timpano delle facciate è stato realizzato in tavolato di larice impregnato naturale con manto di copertura in scandole di larice.
Progettazione e direzione lavori – Alessandro Baccon – Elena Rava – Alvaro Baccon
Fotografo – Peter McCausland