La rivista legnoarchitettura ha inserito il nostro progetto del Rifugio La Marmotta sul n. 45 di luglio 2022.
LegnoArchitettura è una la rivista di riferimento per la progettazione e la realizzazione di edifici in legno e in genere sull’impiego del legno nell’architettura.
L’articolo paragona il rifugio ad una sentinella di montagna con caratteristiche estetiche e funzionali particolari ed uniche per il contesto in cui è inserito e che lo rendono riconoscibile anche a lunghe distanze, attraendo turisti sia in estate sia in inverno.
Grazie a software specifici e a modelli 3D schematizzati ma già ricchi di informazioni, abbiamo ideato un edificio dal cuore in X-lam che pone attenzione all’ambiente naturale in cui si inserisce, reinterpretando e impiegando elementi tipici delle abitazioni locali, quali la pietra e il legno, e consentendo al paesaggio di essere il solo protagonista del progetto.
Il rifugio spicca da uno zoccolo in pietra, lavorato a diamante, con i suoi quattro livelli protetti da un tetto in lastre di pietra a falda unica e parallela alle funi del vicino impianto di risalita. I fronti sono dissimili ma non disarmonici tra loro. Gli affacci a sud e a ovest infatti, pur essendo discontinui, presentano un’alternanza di superfici opache e trasparenti che consentono alla radiazione luminosa di entrare nel rifugio e di creare giochi di luce diversi nell’arco del giorno. Lo spazio è distribuito su quattro livelli, ognuno dei quali con una specifica funzione e fruizione: magazzini e ricoveri al piano interrato, bar al piano terra, ristorante al primo piano e una suite al piano secondo. Gli ospiti sono accolti in ambienti pensati con cura e con l’intenzione di garantire un’avvolgente sensazione di benessere: l’uso di materiali
come la pietra di Luserna, il legno di larice e il ferro, trattati artigianalmente, evidenziano il legame con l’involucro esterno e con la tradizione locale.
Oggi, il Rifugio La Marmotta si è riappropriato del ruolo di sentinella guardinga delle montagne
La struttura portante è in pannelli multistrato X-lam di grande formato. Tali pannelli sono realizzati mediante la sovrapposizione di strati incrociati di abete rosso classe C24, così da ridurre fenomeni di rigonfiamento e di ritiro del pannello aumentandone la robustezza e la resistenza statica del legno. Il contenuto di umidità è tra il 10 e il 14% per migliorare la stabilità e la solidità dell’elemento. I pannelli sono composti da 5 strati, 3 longitudinali e 2 trasversali. Essi sono assemblati mediante incollaggio in stabilimento, e montati meccanicamente in cantiere. Il loro spessore varia in funzione dell’utilizzo: pareti da 16 a 12 cm e solai da 18 a 12 cm. La struttura lignea poggia sul piano seminterrato in c.a., destinato a locali per il gestore, il deposito e garage, ed è supportata da elementi metallici. La copertura a falda unica presenta all’interno una travatura in legno lamellare di abete classe GL24h e GL32h, con isolamento interposto, e all’esterno pannelli multistrato X-lam da 12 cm per contenere gli spessori. La coibentazione è in lana di roccia, protetta da teli traspiranti e impermeabilizzanti e manto di copertura in lose.
Le vetrate strutturali raggiungono un’altezza di 5,90 m nel punto più alto. Le abbiamo trattate con un innovativo processo nanotecnologico idrorepellente che crea una protezione invisibile sulle superfici dei serramenti, assicurando facilità di pulizia nel tempo. Abbiamo dimensionato ogni vetro in funzione dell’esposizione, della grandezza e degli effetti termici ed estetici voluti sull’edificio. I valori di Ug sono compresi tra 0,6 e 0,7 W/m2 K ed i valori del fattore solare tra 0,30 e 0,35. Per ogni tipologia di vetrata abbiamo inoltre redatto una scheda tecnica contenente tutti i parametri significativi. Le vetrate utilizzano un sistema, adoperato qui per la prima volta in Italia, senza profili di metallo, ma con struttura in legno più ecologica. Tale sistema garantisce un miglior isolamento termico. Si tratta infatti di un brevetto legno/vetro che favorisce una lavorazione e una posa su superfici complanari e continue. Inoltre la mancanza di profili in vista, garantisce un aspetto estetico esclusivo.
Il progetto può definirsi innovativo per le sue caratteristiche impiantistiche. I dettagli progettuali sono concepiti con principi Passivhaus. Pertanto si ha un ottimo isolamento termico dell’involucro, una tenuta all’aria di tutti gli elementi costruttivi, l’applicazione di vetrate con tripli vetri basso-emissivi. L’impiego della ventilazione meccanica controllata utilizzata per la prima volta in un locale pubblico in alta valle. La VMC offre una serie di vantaggi, tra cui l’incremento dell’efficienza energetica dell’edificio ed il miglioramento della qualità dell’aria e della vivibilità dell’ambiente interno.
Sfoglia il numero 45 di luglio 2022 a pagina 74 della rivista legnoarchitettura su ISSUU.